DISABILITÀ. ACCESSIBILITÀ DIGITALE, CIOCCHETTI: SOLO 2-3% SITI WEB A NORMA

Solo il 2-3% i siti web sono accessibili a chi ha problemi di disabilità. Lo denuncia il vicepresidente della commissione Affari sociali della Camera, Luciano Ciocchetti, presentando a Montecitorio l’intergruppo sulla accessibilità digitale a cui, spiega, “hanno già aderito 22 tra deputati e senatori per promuovere iniziative culturali e legislative che permettano ai 13 milioni di italiani che hanno deficit di varia natura di accedere alle informazioni e servizi digitali”. Un problema di software, di grafica e di standard non adeguati a chi ha dei deficit e cerca di acquistare biglietti, effettuare una prenotazione, presentare una domanda online. Il deputato di Fdi osserva che “come spesso accade in Italia abbiamo ottime leggi come la Stanca del 2004, il problema è poi l’attuazione pratica. Dopo 20 anni tanti siti pubblici e privati non sono accessibili a chi ha difficoltà e parliamo di siti che soprattutto dopo il Covid sono diventati fondamentali per alcuni servizi. E’ un problema serio anche a livello europeo dove ci sono 80 milioni di disabili. L’accessibilità vuol dire autonomia e welfare”, conclude Ciocchetti. Mario Nobile, direttore generale AgID (Agenzia per l’Italia digitale), sottolinea che il tema della accessibilità è “un tema di civiltà che si estende al capitolo della intelligenza artificiale. Una rivoluzione che rischia di lasciare indietro qualcuno”. Per investire su questo tema il Pnrr, spiega Nobile, “ha stanziato 80 milioni di euro che permetteranno a 55 amministrazioni tra Regioni, Comuni e Citta metropolitane di acquistare tecnologie e formazione il personale”. Infine Ciocchetti raccoglie una richiesta pressante delle associazioni: “Come intergruppo possiamo presentare una proposta di legge o un emendamento a un prossimo veicolo legislativo per permettere ai disabili di votare da soli”.