25 APRILE, FESTA DI TUTTI GLI ITALIANI

Su proposta dell’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il 22 aprile del 1946 il Re Umberto II emanò un decreto che recitava: “A celebrazione della totale liberazione del territorio italiano, il 25 aprile 1946 è dichiarato festa nazionale.” Da quel giorno ogni 25 aprile  l’Italia celebra, secondo lo spirito di De Gasperi, l’anniversario della liberazione dal nazifascismo e la vittoria della democrazia e della libertà. Tutto questo è innegabile, ed è nel mio  Dna. Ho sempre festeggiato l’anniversario della Liberazione fin da ragazzo, quando frequentavo i gruppi giovanili della Democrazia Cristiana,  e la festeggerò anche quest’anno che milito da qualche anno in Fratelli d’Italia. Un partito al cui interno, nel gruppo dirigente, non ho mai trovato alcun sentimento ‘nostalgico’ che in qualche modo stridesse con la mia storia politica. E lo stesso è avvenuto per tanti altri parlamentari che vengono da precedenti esperienze politiche diverse dalla destra italiana e che mai e poi mai si sono sentiti per qualsiasi motivo a disagio. Vorrei sommessamente ricordare che l’art. 54 della Costituzione recita chiaramente che “Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi….” Giurare sulla Costituzione italiana come hanno fatto tutti i colleghi facenti parte del governo ora e in passato, comporta quindi aderire a tutti i principi richiamati all’interno della carta costituzionale, prima di tutti la fedeltà alla Repubblica contro ogni dittatura. Stessa cosa ha fatto Giorgia Meloni che ha sempre dichiarato di non aver mai provato simpatie per i regimi, fascismo compreso e che partecipò insieme a tutto l’attuale gruppo dirigente di  Fdi alla storica svolta di Fiuggi quando il Msi si sciolse per dar vita ad Alleanza Nazionale. Dalla fine del fascismo in Italia sono passati 80 anni, la Rsi cessò di esistere il 25 aprile del 1945, il 28 aprile dello stesso anno Mussolini morì. Giorgia Meloni è nata molti anni dopo questi eventi storici, ed è proprio in nome di quella libertà conquistata a duro prezzo che è diventata, legittimamente e democraticamente , Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica italiana. Il 25 aprile di questo anno deve quindi segnare, ancora una volta,  l’impegno e quell’unità di intenti che unì, decenni orsono, donne e uomini di storie ed esperienze diverse per il bene del paese. Ed è questo che noi vogliamo, il 25 aprile festa di tutti gli italiani.